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TRITTICO ANTICORPI

Michele Scappa / Martina Gambardella / Pierandrea Rosato

TRITTICO ANTICORPI

Michele Scappa / Martina Gambardella / Pierandrea Rosato

14 Luglio 2024 | dalle 17.00
Centro storico,
Bassano del Grappa
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Prezzo: tre spettacoli € 12/ singolo spettacolo € 5

Accessibilità


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Tre lavori selezionati da Vetrina della giovane danza d’autore / ANTICORPI XL

Network Anticorpi XL  

creazioni selezionate per la Vetrina della giovane danza d’autoreeXtra 2023 - Network Anticorpi XL

Una selezione di tre lavori dalla Vetrina della giovane danza d'autore del Network Anticorpi XL che supporta la nuova generazione della danza italiana. Michele Scappa s’ispira all’omonima opera fotografica di Ettore Sottsass, per una ricerca coreografica sull’unicità dei luoghi, sulla natura e sull’ambiente; Martina Gambardella celebra l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge; mentre Pierandrea Rosato intesse un dialogo tra movimento, spazio e tempo, con il ritmo della danza simile a una conversazione.

Ore 17.00, Chiostro del Museo Civico
There is a Planet
Idea Michele Scappa
Performer Emanuel Santos
Musica originale Francesco Giubasso
Produzione Company Blu

Un solo corpo centralizza gli sguardi, ma li porta ad osservare i dintorni. La materia è densa e forte, ma anche delicata e frammentata. Il suono si fa ambiente, ma ne definisce gli spazi. La voce emerge, ma svanisce pian piano. Un solo corpo, ma molte vite.
L’indagine prende ispirazione dalla mostra fotografica di Ettore Sottsass presso Triennale Milano (2017-18), da cui deriva l’omonimo titolo. Sono fotografie, scattate in quarant’anni di viaggi intorno al mondo, che riguardano l’abitare e in generale la presenza dell’uomo sul pianeta: tra le pagine scorrono gli scenari incontaminati della natura (panorami di fiumi, foreste, distese marine, rocce) e immagini di architetture, case, persone, situazioni particolari, profondamente umane.
Una ricerca intrinseca al luogo, che si distanzia dall’ambiente teatrale, attraverso un’indagine del corpo negli spazi. Un corpo che si abbandona, che osserva, che include, che comunica. Restituire al mondo umanità. Allo stesso tempo proporre uno sguardo che deraglia dall’antropocentrico e si poggia sul fuori, sulla natura e sull’ambiente.

Ore 18.00, Sala interna Museo Civico
Mute
Coreografia e danza Martina Gambardella
Musiche originali e sassofoni Giuseppe Giroffi
Oggetti e batteria Stefano Costanzo
Produzione CodedUomo
Sostenuto tramite residenza creativa da Associazione Sosta Palmizi
Progetto selezionato per il bando Boarding Pass Plus 22-34 col supporto di ASSOCIAZIONE AREA06/SHORT THEATRE in collaborazione col Festival d’Automne a Paris con il sostegno del CENTQUATRE-PARIS e l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. 

Ricerca selezionata per i bandi Più_Erbacce ed Around a process of Making-Festival Marosi di Stromboli 2022.

Cosa succede se resistiamo alla tentazione di completare troppo presto il gesto e ci concediamo il tempo per contemplare ed espandere lo spazio dal quale il movimento sta sorgendo?
Mute nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il lavoro volge lo sguardo allo spazio della relazione tra i corpi e si mette in ascolto del continuo discorrere silenzioso con i punti e i luoghi di contatto con l’altrə da sé.
La materia dell’origine emerge così come desiderio costante di congiunzione, e come forza in grado di trasformare lo spazio di mezzo in un tracciato tattile e risonante di connessioni.

Ore 19.00, CSC San Bonaventura
Infieri
Di e con Pierandrea Rosato
Luci Pierandrea Rosato
Costumi Pierandrea Rosato
Musica Nina Simone
Produzione Sosta Palmizi
Creazione per la serata Junge choreogrph*innen, Folkwang Universität der Künste

Il silenzio va inteso come l'ascolto del movimento nel momento contingente, che si produce solo in uno stato di necessità e in uno spazio vuoto. L’unico vero soggetto di Infieri è la coreografia. Con essa il danzatore dialoga con se stesso,
producendo volumi negativi, e con la stanza vuota, attraversandola nella sua densità. Il ritmo è scandito semplicemente dalla danza, spesso gestuale, che si rivela simile a una conversazione, a tratti concitata, in cerca di una risposta. Le diverse qualità di movimento conferiscono al solo una forza assertiva. Infieri è la ricerca di una consapevolezza, sicuramente l’esigenza di proseguire. Un viaggio verso se stessi per venir fuori da sé, in un tempo apparentemente in stasi, ma liquido, scorrente.